La vista era così annebbiata, cosa gli stava succedendo? Era caldo, improvvisamente tutto era estremamente caldo e bollente, il suo corpo sembrava voler esplodere da un momento all'altro, forse, lo avrebbe fatto. Portò le mani sui fianchi di Mello, con delicatezza glieli accarezzava piano, saggiandosi di quella pelle così morbida e delicata, quasi perfetta per lui. Con un gesto deciso, cominciò a percorrere il suo busto, tirando con una mano giù la cerniera, lasciando intravedere il petto pallido e ben fatto. Portò entrambe le mani dentro il giubbotto in pelle, accarezzando piano ogni parte di quella pelle, sentendo sul proprio palmo tutta la sensualità dell'altro, come a modellarlo, come a sentire maggiormente il calore che l'altro emanava. Ed era così.
Lo baciava con passione, quasi avido di sentire quel sapore dolciastro che aveva l'altro, quasi avaro di quel corpo, lo voleva, lo voleva tutto per se. Lecco la guancia di Mello, scorrendo verso l'orecchio, mentre le mani sfilavano lente il gilè, lasciandolo colo torso nudo. Che cosa gli stava accedendo però a questo Matt? Non era lui che aveva sempre detto che Mello era solo e soltanto il suo migliore amico? Perchè ora lo stava toccando così intimamente, così sicuro, così voglioso e bramoso di quel corpo che lento si muoveva sopra di lui, facendolo eccitare da morire. Gli morse piano il lobo, per poi andare a stuzzicare con la lingua l'orecchio rosato, era così liscio e la pelle di Mello sapeva di buono.
« Ti voglio... ti voglio adesso. »
Disse sicuro, e con tono sensuale all'altro, quasi con voce roca e maliziosa che andva a scalfire ogni singola lettera, che andava a catturare ogni singolo movimento, ogni cosa. La situazione si catapultò velocemente, quasi quanto un battito di ciglia. Matt si era messo sopra l'altro a gambe divaricate, andando a baciare e toccare come un esploratore in cerca del suo tesoro, il corpo dell'altro. La maglia intanto andava fugace sul pavimento in legno, lasciando così anche Matt a torso scoperto. Le mani di lui scesero veloci verso i fianchi fini dell'altro, prendendoli con decisione, accarezzandoli piano, per poi scendere. I lacci scuri che si legavano davanti l'interno coscia di questo, cominciò a sfilarli sensualmente con le dita, scostandosi dal suo volto per osservarlo meglio. Era arrossato, era così carino... il respiro era pesante, anche per Matt che impaziente voleva dare e ricevere piacere -d-all'altro. Quando i pantaloni furono sbottonati e quindi aperti, li sfilò con cura, fino a sfilarglieli del tutto, con un po' di aiuto dell'altro. Lui era ancora vestito e per quanto desiderasse togliersi quei cenci di dosso non lo fece, perchè qualcosa che catturrò la sua attenzione, sembrò in quel momento molto più importante. Le dita andavano a giocare con l'elastico dei boxer scuri, entrando piano da dietro, mentre le labbra avevano nuovamente preso a scontrarsi con quelle dell'altro e le lingue stavano lottando innocentemente tra loro, come due lottatori, che non avevano ne vinti ne vincitori.