Chocolate~Cigarettes and... Bullets!

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Shinigami;

Posted on 17/2/2011, 20:56

Mail Jeevas ~ Matt

TIME OF DYING - DRESS

Era mattina, una giornata come le altre, una di quelle afose, come quasi tutte le giornate estive Americane.
Si era trasferito da poco nella sua nuova casa, li a Los Angeles e già aveva potuto scoprire il trambusto e lo smog che vi si poteva trovare in quella "bella" città. Viveva in un modesto appartamento in periferia, non era molto abitato e le case costavano molto poco. Un ottimo posto per una persona che non ama stare a contatto con le persone e avere il casino fuori casa. Beh certo, non era la zona più tranquilla della città, e ne tanto meno la più sicura, visto che girava gente abbastanza strana in giro, ma dopo tutto anche lui non aveva quella bellissima coscienza pulita.
Si stiracchiò con il sonno ancora pesante sugli occhi, che lento andava a strofinare via con una mano. La finestra era aperta, se non spalancata, Giugno si faceva sentire fin troppo bene per i suoi gusti e in quella casa vi era solo un ventilatore, che poteva risalire all'epoca della prima guerra mondiale.
Lo sguardo assonnato si fece più nitido, andando così ad individuare l'orologio sopra la comodina, segnava le 10:30. Beh, non era così tardi dopotutto lui non aveva un lavoro. Il suo unico lavoro era fare l'hacker su vari siti internet, derubando qualche azienda dei loro profitti bancari. Era un lavoro ben pagato da una parte, però non così tanto da permettersi chissà quale lusso.
Si alzò dal letto, il torace nudo e i boxer messi in modo abbastanza scomposto, andando a marcare ogni lineamento del ragazzo. I capelli arruffati, la bocca impastata e gli occhi ancora parzialmente socchiusi. Si apprestò a uscire dalla stanza, incontrando quel piccolo corridoio che andava a collegarsi col bagno e il salotto.
Arebbe dovuto farsi una doccia ristoratrice, questo era poco ma sicuro, visto che avrebbe dovuto incontrare anche un suo vecchio compagno della Wammy's, Mello.

-- ~Più è difficile avere una cosa, più la si ama.

SPOILER (click to view)

Può andare così? non so com'è strutturato perfettamente questo gdr, se non va bene qualcosa fammi sapere e modifico^^

Nacchan.

Posted on 17/2/2011, 21:16

Mihael Keehl

NOME DEL VIDEO - DRESS

Il sole a quell'ora della mattina era già abbastanza alto e camminando per le strade della città si veniva investiti in pieno della sua luce e del suo calore. La giacca nera, si era reso conto troppo tardi, era stata una scelta del tutto sbagliata visto che da quando aveva messo piede fuori l'hotel -se così si poteva definire quella catapecchia dove alloggiava- non aveva fatto altro che morire di caldo.
Girò tra le mani il biglietto che Matt gli aveva dato qualche giorno prima cercando di interpretare i vari disegni che avrebbero dovuto comporre la mappa per arrivare a casa sua. La scritta in alto a destra citava il nome di una via e se quello che aveva di fronte era davvero il locale a luci rosse che l'amico aveva indicato sulla cartina l'appartamento era più vicino di quello che aveva creduto fino a quel momento.
Guardò in alto, il nome scritto sull'insegna penzolante corrispondeva. Camminò svogliato fino al numero 15 e suonò.

-- Non esiste né inferno né paradiso.

Shinigami;

Posted on 17/2/2011, 21:51

Mail Jeevas ~ Matt

TIME OF DYING - DRESS

Aveva appena finito di fare la doccia, andando ad asciugarsi con un asciugamano abbastanza grande il corpo pieno di piccole molecole d'acqua. In quel momento suonò il campanello. Guordò verso la porta in fondo al corridoio, che dal bagno si poteva intravedere benissimo. Si portò l'asciugamano alla vita e lo legò in modo abbastanza stretto, per poi dirigersi a piedi nudì verso la porta, mentre con un asciugamano più piccolo andava a tamponare i morbidi capelli ramati.
Aprì la porta in legno, un legno decisamente consumato e vecchio, e dietro essa vi si poteva scorgere la figura nera di Mello. Matt lo guardò un po' accigliato.
« Coraggioso da parte tua, vestirti in quel modo. »
Disse ironicamente, mentre lasciava spazio all'amico, così che potesse entrare nella sua umile dimora, che tra poco poteva andare a farsi benedire da quanto era scassata.
Chiuse la porta dietro al ragazzo dai capelli biondi, che era appena entrato nella casa. Lo superò poco dopo, dirigendosi verso il bagno, così da poter finire di asciugarsi e vestirsi.
« Dammi 15 minuti e sarò da te. Fai come se fossi a casa tua. »
Lo liquidò addentrandosi nel bagno e chiudendosi la porta alle spalle. Accese il phon e volecemente si asciugò i capelli. Si infilò una maglia a maniche corte a righe verdi e bianche e sotto dei pantaloni a pinocchio chiari, che lasciavano scoperte le gambe dal ginocchio in giù. I capelli lisci ricadevano dolci sul viso e le piccole lentiggini si potevano vedere più chiaramente sul volto pallido del ragazzo. Sorrise soddisfatto della sua acconciatura stranamente ordinata. Aprì la porta e si diresse così da Mello. Aveva impiegato circa 13 minuti.

-- ~Più è difficile avere una cosa, più la si ama.

Nacchan.

Posted on 17/2/2011, 22:06

Mihael Keehl

NOME DEL VIDEO - DRESS

Quando Matt l'aveva lasciato solo, praticamente abbandonandolo a se stesso nella jungla che era quella casa, aveva deciso di addentrarsi fino al piccolo salotto che si affacciava sul corridoio lungo e stretto nel quale il ragazzo era scomparso poco prima. C'era un piccolo divano rosso pallido sulla parete a sinistra e nonostante non apparisse molto rassicurante decise di seguire il consiglio di Matt mettendosi comodo e spogliandosi della giacca che l'aveva torturato per tutto il tragitto.
Il rumore del phon si spense e dopo qualche minuti il ragazzo arrivò vestito di tutto punto nella stanza.
« Sono qui per un motivo ben preciso, Matt. - disse prendendo dalla tasca della giacca una tavoletta di cioccolata praticamente sciolta - ho da farti una proposta. E non puoi dirmi di no. »

-- Non esiste né inferno né paradiso.

Shinigami;

Posted on 17/2/2011, 22:36

Mail Jeevas ~ Matt

TIME OF DYING - DRESS

Si sedette sul piccolo sofà che stava davanti a quello dov'era seduto l'amico. Portò le mani a incrociarsi sopra le ginocchia, mentre le gambe rimanevano rigide e abbastanza divaricate. Lo guardò negli occhi, mentre l'altro cominciava a parlare. Matt si portò una sigaretta nel mentre alla bocca, per poi sorridere con questa tra le labbra. L'accese lentamente, ispirando il tabacco di essa e lasciando uscire una piccola chiazza di fumo che si spense nell'aria.
« Beh, allora non è una proposta. »
Rispose all'altro con fare ironico, tipico da lui. Sorrise nuovamente, inclinando quelle labbra sottili verso l'altro, mentre le fossette ai lati della bocca si potevano intravedere. Erano carine.
Ispirò nuovamente dal cilindro bianco, assaporando in modo migliore quell'aroma pungente che andava a marchiare per bene i polmoni.
« Allora, di che cosa si tratta? »
Chiese, tornando a mostrare un espressione neutrale e quasi seria, evidentemente interessato all'argomento di li a poco trattato. Che avesse un lavoro per lui?

-- ~Più è difficile avere una cosa, più la si ama.

Nacchan.

Posted on 17/2/2011, 22:59

Mihael Keehl

NOME DEL VIDEO - DRESS

Diede un morso al cioccolato che rallegrò le sue papille gustative nonostante il caldo avesse rovinato tutto il gusto che Mello provava nello staccare nettamente i pezzi di tavoletta. Cercò di masticare lentamente mentre guardava il suo amico fumare. Gli piaceva osservarlo mentre traeva piacere da un così piccolo cilindro di carta e tabacco, l'espressione felice che faceva quando il primo tiro gli attrversava la gola, i movimenti lenti e calcolati del braccio che portavano la cicca alle labbra. Era un piccolo spettacolo quotidiano.
Lui però lo guardava un po' impaziente, un po' divertito.
« Ho ricevuto un'offerta di lavoro niente male qua a Los Angeles. Ho bisogno di una spalla e quella spalla sei tu. »
Aveva detto bene Matt, quella non era una proposta anche perché sapeva che qualsiasi cosa avesse avuto in mente lui lo avrebbe assecondato, soprattutto se si trattava di lavoro e di guadagnare un bel gruzzoletto. Si alzò per guardare la panoramica che si aveva dalla piccola finestra davanti la porta.
« C'è solo una piccola richiesta, chiamiamola così, che devi accettare. Mi dovrai ospitare in casa tua, non è un problema giusto?»
Mello si girò per guardarlo bene in viso, ghignando leggermente.

-- Non esiste né inferno né paradiso.

Shinigami;

Posted on 17/2/2011, 23:27

Mail Jeevas ~ Matt

TIME OF DYING - DRESS

Matt lo fissò per qualche secondo senza dire niente, lo vide alzarsi lentamente dalla sua postazione, per poi avvicinarsi alla finestra e dare uno sguardo fuori questa. Come se potesse esserci chissà quale bel panorama. Fece uscire il fumo dalle labbra appena socchiuse e mentre si sgranchiva la schiena, tirando le braccia verso l'altro, si alzò anche lui lentamente, facendo aderire i piedi nudi al legno freddo della casa.
Si avvicinò lento anche lui verso la grande finestra, portandosi al lato opposto di dov'era l'altro. Lo guardò mentre una piccola brezza d'aria andava a muovere quei capelli biondi e lunghi, lasciando così vedere meglio il volto deturpato da quella cicatrice, che Matt aveva sempre trovato accattivante. Dava un tocco di classe, ma questo solo a Mello. Matt lo aveva sempre detto, "Quella cosa, marchia il tuo stile". Era come un timbro secondo lui, che incideva la sua pelle, accattivando e marchiando in modo migliore il carattere del ragazzo. Sorrise appena, distogliendo lo sguardo da lui e puntandolo verso il balcone della palazzina accanto alla loro.
Dei panni ondeggiavano lenti, per poi tornare immobili.
« Di cosa si tratta il lavoro? »
Domandò, mentre ispirava nuovamente una boccata di fumo dalla sigaretta, per poi farlo riuscire velocemente e gettare il cilindro ormai consumato fuori dalla finestra. I suoi occhi si spostarono nuovamente verso quelli di Mello, in attesa di una risposta. Però prima rispondendo a una sua, quasi, domanda.
« Comunque dovrai dormire sul divano, se vorrai stare qui. »
Sorrise divertito, mentre andava a scorgere i due sofà non molto grandi situati nella stanza, mentre nel mezzo a dividerli vi era un tavolino in legno ben curato, anche se sempliciotto. All'angolo della stanza stava come al solito una play station e giochi vari, con un altro divanetto in pelle nera, che non passava inosservato.
Beh dopotutto, se non vuole dormire nel mio stesso letto, dovrà adattarsi a stare li.
Pensò con un certo sorriso che andò a macchiare le sue labbra e tingere di un verde più intenso i suoi occhi.

-- ~Più è difficile avere una cosa, più la si ama.

Nacchan.

Posted on 17/2/2011, 23:43

Mihael Keehl

NOME DEL VIDEO - DRESS

Voltò le spalle alla finestra e ritornò a guardare Matt che di sicuro stava pensando a qualcosa di molto interessante vista la luce che improvvisamente si era accesa nei suoi occhi.
« E' una cosa un po' difficile da spiegare, l'unica cosa che ti basta sapere è che non è un lavoro facile, nè pulito, ma che se lavoriamo insieme si può fare. Fare l'agente segreto è il sogno di ogni bambino, no? »
La sua risata rieccheggio leggermente maligna per tutta la stanza e quando dopo pochi secondi si calmò i suoi occhi si puntarono dritti in quelli tremendamente verdi di Matt.
« E comunque... Il divano Matt? Davvero? Ma non prendermi in giro... »
Con qualche falcata raggiunse di nuovo il divano raccogliendo la cioccolata che aveva iniziato a sporcare la fodera cremisi. Si sedette scomposto tornando poi a guardare il ragazzo dai capelli dello stesso colore del suo scomodo divano.

-- Non esiste né inferno né paradiso.

Shinigami;

Posted on 17/2/2011, 23:55

Mail Jeevas ~ Matt

TIME OF DYING - DRESS

Matt lo guardò un po' perplesso, non sapendo se ridere anche lui o spaventarsi e darsela a gambe levate. Quella risata era decisamente inquietante. Quando si ricompose, dopo aver risposto in modo abbastanza maligno alle sue domande, si andò a sedere, scetticò all'idea di dover dormire la sopra, come Matt aveva ovviamente previsto. Sorrise divertito, avvicinandosi con passi abbastanza grandi verso il divano, chinandosi verso il volto di Mello e parlare in modo malizioso a pochi centimetri da lui.
« Vuoi forse venire a letto con me? »
Chiese guardandolo con sguardo poco consono, decisamente fuori luogo e con strane intenzioni. Gli piaceva provocare le persone, soprattutto quella persona era Mello. Era il suo migliore amico da anni ormai, però aveva sempre trovato qualcosa in lui che non sapeva descrivere, non era amicizia, ma non era nemmeno qualcosa che andava contro le leggi della natura tra due ragazzi, l'amore. Matt era sicuro al cento per certo di essere etero, o così almeno lui credeva di essere.
Guardò gli occhi color cielo del ragazzo difronte a lui in attesa di una dolce risposta. Certamente se Mello avesse voluto dormire nel suo letto, Matt non avrebbe avuto da discutere poi più di tanto, ovviamente a suo rischio e pericolo. Matt era leggermente agitato nel sonno e tendeva a rotolarsi più volte sul materasso come se stesse sognando di rotolarsi sull'erba fresca dei giardini della wammy's. Un incubo per lui, visto che odiava stare all'aperto.
« Altrimenti se non vuoi venire a letto con me, c'è sempre questo comodo divano, tutto per te. »
Continuò sorridendo divertito e allo stesso tempo in modo accattivante e malizioso, sempre a punzecchiarlo con ogni mezzo e modo possibile, era una delle cose più divertenti che conoscesse. Dopo i videogiochi ovviamente.

-- ~Più è difficile avere una cosa, più la si ama.

Nacchan.

Posted on 18/2/2011, 19:09

Mihael Keehl

NOME DEL VIDEO - DRESS

Adorava provocarlo, era una cosa più forte di Matt, lui lo sapeva bene. Eppure la sua capacità di resistere a ogni sua provocazione nel corso degli anni si era andata rafforzandosi e a quel punto della loro amicizia qualsiasi scherzo che gli imbastiva non faceva più quasi nessun effetto. Eppure su quella cosa non gli piaceva che scherzasse. Si vedeva dai suoi occhi che stava giocando eppure quando aveva fatto quella domanda Mello si era sentito sprofondare un po' di più nel divano e nello stomaco. Eppure...
No! si disse. Lo conosceva da troppo tempo per non saper cogliere i segnali che mandava e anche se conosceva fin troppo bene la poco movimentata vita sessuale dell'amico -troppo sforzo, troppo contatto con il resto del mondo- gli era parso di cogliere un fondo di verità in quello che diceva. Era un gioco? Fino a che punto stavano o potevano entrambi giocare?
Decise che non gli importava quando l'odore leggermente pungente dell'amico si intromise prepotente nelle sue narici. Sapeva di bagnoschiuma al muschio bianco.
« Credo proprio che accetterò la tua proposta Mail -disse ritrovando quella piccola parte di sicurezza che gli aveva fatto prendere- fammi strada verso la mia, ops la nostra, nuova camera da letto »
Si avvicinò ancora di qualche centimetro al viso del ragazzo aspettando la prossima mossa.

-- Non esiste né inferno né paradiso.

Shinigami;

Posted on 18/2/2011, 20:02

Mail Jeevas ~ Matt

TIME OF DYING - DRESS

Matt rimase un po' perplesso, che stesse scherzando l'altro? O forse no? Il suo volto si avvicinò maggiormente a quello del ragazzo in piedi e per un attimo, Matt, si sentì vacillare. No! Era solo un frutto della sua immaginazione. Guardò ancora quei profondi occhi azzurri e pungenti, che cosa si celava dietro essi, che Matt non aveva ancora colto dopo tutti quegli anni di amicizia?
Sorrise, ritraendosi da quel contatto che lo aveva messo un po' a disagio, e senza fare troppo rumore si avviò verso la camera da letto, che dava proprio davanti camera sua. varcò l'arco abbastanza grande che conduceva al corridoio, per poi affacciarsi su due porte, una era la camera da letto e l'altro il bagno. Difianco a loro un 'altro varco che dava all'ingresso e alla cucina. Lui scelse la porta della camera da letto, aprendola piano ma in modo deciso, si voltò una volta che questa era stata spalancata. Appoggiò la spalla al legno e fissò con le braccia conserte in direzione di Mello. Lo sguardo provocante e malizioso al contempo divertito e infantile, sorrise ambiguamente invitandolo a entrare nella stanza.
« Prego, entra pure. »
Che cos'era tutta quella cerimonia? Una normale recita tra amici che non si rivedevano da qualche settimana, dopo aver passato quasi due anni senza mai vedersi ne avere uno straccio di notizie l'uno dell'altro. Eppure all'orfanotrofio avevano dormito molte volte insieme, soprattutto quando uno dei due faceva brutti sogni, o Matt passava la notte a dormire sul piccolo divano, con la testa poggiata sulle gambe di Mello, che stava sveglio fino all'alba per studiare e battere almeno una sacrosanta volta Near. Si ricordava anche di quella volta che Mello aveva passato il pomeriggio seguente a urargli contro, fuori di se, irritato, nervoso e frustrato. Matt si era limitato a subire, a raccogliere quelle accuse, quel rimorso, quei sentimenti barbari riversati su di lui. Senza protestare poi, lo aveva abbracciato, consolandolo, lo aveva fatto sorridere tra qualche lacrima uscita per la rabbia e la disperazione e infine lo aveva fatto addormentare appoggiato al suo petto, esausto per la lunga giornata. Matt si era limitato a giocare al game boy fino a che l'altro non si svegliò.
Bei ricordi..
Disse tra se e se, in attesa che l'altro lo raggiungesse.
Loro sarebbero stati sempre migliori amici, di questo Matt ne era sicuro.

-- ~Più è difficile avere una cosa, più la si ama.

Nacchan.

Posted on 18/2/2011, 22:41

Mihael Keehl

NOME DEL VIDEO - DRESS

Seguì silenziosamente Matt che senza rispondere verbalmente a quella piccola provocazione aveva deciso di accontentarlo. Si muoveva sicuro in quella casa che lo vedeva padrone da neanche un mesetto accompagnandolo verso la stanza nella quale dormiva tutte le notti. Chissà se sognava ancora della Wammy's o di lui, di loro due insieme quando l'infanzia avrebbe dovuto essere il periodo più spensierato della loro vita e che invece era sempre una sfida.
Lui si appoggiò teatralmente alla porta incrociando le braccia, invitandolo ad entrare e nonostante Mello avesse camminato di buon passo quando arrivò nei pressi della camera rallentò improvvisamente cercando l'amico con lo sguardo, strafottente come al solito.
Quando mise il primo piede nella stanza rimase leggermente stupito. Era un'ambiente abbastanza grande in confronto al resto della casa che gli era stato permesso di vedere. Una finestra coperta da una tenda sottile illuminava e quasi accecava, rivolta verso sud-est. Un armadio evidentemente troppo grande copriva la parete sulla sua destra e dalle ante aperte si notava che i pochi abiti di Matt non ne riempivano neanche metà. Il letto sfatto era stranamente a due piazze ma solo la parte destra sembrava essere stata occupata di recente. In quel momento decise che dormire in quella stanza non gli sarebbe dispiaciuto per niente e che la parte sinistra del letto gli apparteneva.
« Bene, non dovrebbero esserci problemi se mi prendo questa parte del letto. - disse sedendosi sulla parte intatta delle coperte- Mi ricordo come scalci la notte Matt, vedi di controllarti. »
Si lasciò andare ad un sorriso un po' malinconico guardandolo di sbieco. Forse non sarebbe stata una convivenza tranquilla ma era contento di riavere Matt tutto per sé.

-- Non esiste né inferno né paradiso.

Shinigami;

Posted on 18/2/2011, 23:42

Mail Jeevas ~ Matt

TIME OF DYING - DRESS

Matt lo guardò sedersi comodamente sul letto per poi pronunciare in modo deciso e dittatoriale che avrebbe dormito da quel lato. Sorrise divertito a quel comportamento tanto sicuro di se, come una volta del resto, come sempre per fortuna. Ma le parole che susseguirono quelle appena pronunciate fecero morire quel sorriso così sgargiante dal suo volto e niente lo avrebbe potuto smuovere da quella postazione, tanto gradevole e lontana dall'altro. Si ricordava di loro, delle loro notti passatte a dormire insieme, a ridere piano sotto i lenzuoli bianchi, a scappare di nascosto dalla camera per andare a vedere le stelle, per rubare qualche biscotto dalla cucina, o le solite barrette di cioccolato che Mello continuava ancora ad amare.
Un groppo alla gola lo soffocò quasi da non parlare, Matt nonostante il comportamento scazzato che aveva con tutti e il fascino da lupo solitario che gli si celava nell'anima, era sempre stato un tipo piuttosto sensibile. Voleva bene a Mello, gliene aveva sempre voluto, però il fatto che si ricordasse della loro breve infanzia passata assieme, lo rendeva in qualche modo veramente felice, nonostante fossero solo ricordi passati.. avrebbero potuto ricominciare da zero come una volta? Avrebbero rifatto le stesse cose? Avrebbero mai più riguardato insieme le stelle?
Matt non lo sapeva e più ci pensava, più altre mille domande gli varcavano la mente, invadendo quella piccola testolina di pensieri, dubbi, domande, problemi, pensieri.. e i sentimenti? Sarebbero rimasti gli stessi di un tempo?
Vide quel sorriso sconsolato sul volto angelico dell'altro, angelico e dannato osava dire, sorrise anche lui a malincuore, abbassando poi la testa verso il basso, mentre con una mano andava ad affondare nella tasca dei pantaloni in Jeans.
« Già...è vero, ci starò attento. »
Il tono di voce era come cambiato, più tetro, più triste, più strano, meno da Matt. Aprì il pacchetto recuperato dalla tasca, lo aprì, inziando a voltarsi verso il corridoio e portare la sigaretta alle labbra. Sentiva una forte scossa di penserie e di emozioni percuoterlo forte. Che cosa gli stava prendendo? Che la nostalgia avesse preso il sopravvendo su di lui? Si probabilmente si. Se non fosse stata la paura della reazione dell'altro, sarebbe corso da Mello, abbracciandolo forte, ispirando ancora una volta quel pungete e come diceva lui "schifosamente dolce" sapore di cioccolato.
Peccato che erano cresciuti ormai e gli abbracci erano per bambini, per ragazzi e loro dovevano imparare a diventare uomini.
La sigaretta si accese e una lieve scia di fumo cominciò a salire verso l'altro dissolvendosi nella stanza.

-- ~Più è difficile avere una cosa, più la si ama.

Nacchan.

Posted on 20/2/2011, 17:16

Mihael Keehl

NOME DEL VIDEO - DRESS

Matt lo aveva lasciato solo nella stanza da letto e si era incamminato di nuovo nel corridoio lasciando volteggiare nell'aria quella frase un po' enigmatica e l'aroma forte delle sue sigarette.
Cosa cavolo gli era preso? pensò Mello mentre fissava la sua schiena. Si dondolò leggermente imbarazzato sul letto facendo cigolare le molle del materasso e alla fine si decise al alzarsi per avvicinarsi all'amico.
Sembrava più piccolo e indifeso del solito e aveva come la sensazione che il suo umore fosse esattamente così, regredito a una decina di anni prima.
E poi lo fece senza neanche pensarci, perché se Mello voleva fare una cosa la faceva e basta, le conseguenze con Matt non avevano poi così importanza perché gli sarebbe stato vicino in qualsiasi condizione.
Le sue braccia cinsero la vita sottile del fumatore e l'odore della sigaretta si infiltrò ancora di più nelle sue narici. Incastrò il viso sulla sua spalla, appoggiando la guancia alla sua e sentendo il rumore del suo respiro e del suo cuore.
« Lo sai che una volta ho visto delle sigarette aromatizzate al cioccolato? Sarebbero un buon compromesso per noi due no? » rise leggermente dritto nel suo orecchio. Quella frase sembrava non avere senso invece Mello voleva trasmettergli tutta la voglia di collaborazione e di mettersi in gioco che aveva in corpo. Perché loro due insieme erano perfetti, un po' come le sigarette al cioccolato.

-- Non esiste né inferno né paradiso.

Shinigami;

Posted on 21/2/2011, 21:29

Mail Jeevas ~ Matt

TIME OF DYING - DRESS

Le braccia di Mello lo andarono a circondare verso il bacino, andandosi a unire davanti al ventre magro del ragazzo. Il suo volto si posò sulla sua spalla, sfiorando piano la guancia. Cosa stava succedendo a Mello? Le parole dell'altro poi lo fecero rimanere quasi perplesso.
Sigarette al cioccolato?
Si domandò fra se e se, mentre assaporava ogni secondo di più l'intenso aroma di Mello che si faceva largo tra le sue narici, la sigaretta ormai non si sarebbe più accesa. Si voltò verso l'altro mentre l'accendino e quan'altro scivolarono velocementi sul pavimento. Lo afferrò per il volto. Le mani ad accarezzare la pelle morbida, calda del ragazzo che contrastava con la freddezza di quegli occhi semplicemente chiarissimi e profondi. Sussultò appena. Cosa gli stava succedendo? Da quando aveva provato un così forte desiderio nei confronti di Mello?
E non si diede molte spiegazione, lo fece e basta. Si avvicinò piano, sentendo l'aroma dell'altro sempre più vicino a se, quasi gli stesse per penetrare il cervello. Gli occhi si socchiusero e le labbra si schiusero piano. Fu una cosa lenta, insicura, non era da Matt e forse nemmeno da Mello. Poi si incontrarono. Fu un impatto umido, passionale, inizialmente insicuro, per poi precedere deciso e veloce, come se fosse da tanto che lo facevano, come se fosse una cosa abituale baciarsi in quel modo, tra amici. Sentiva la lingua calda affogare nella sua bocca, la propria che lenta assaporava l'aroma fondente dell'altre e un brivido piacevole cominciò a stuzzicargli la schiena, scivolando rovinosamente verso il basso ventre.
Sussultò piano tra le labbra dell'altro e senza spiegare a se stesso il motivo, cominciò a spingere Mello verso la parete dietro di lui, andando a schiacciare quel corpo perfetto contro la parete fredda e ruvida della stanza. I bacini si incontrarono e un altro brivido percorse il corpo del ragazzo, che sembrò sentire un mugolio provenire dalla bocca dell'altro. Si staccò piano, alla ricerca di ossigeno da quella bocca. I loro occhi si guardarono attentamente, i petti ansanti che si sfioravano piano, le mani di Matt a stringere in modo delicato i capelli dorati di Mello. Erano così soffici.
« Credo che stare con te, mi farà uscire di testa... »
Sussurò ironico sulle labbra di Mello, classico di Matt uscire con quelle frasi, ma dopo tutto era la pura verità. Mettere in dubbio in modo così compromettente le sue tendenze sessuali, chi altri se non Mello poteva essere in grado di farlo? Un irrefrenabile voglia di baciare di nuovo l'altro si fece un varco nella sua testa. Ne voleva ancora un po'...ancora un po'.. ancora un po'...

-- ~Più è difficile avere una cosa, più la si ama.

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