Bond GDR ; in the defence of Yaoi.

[BLEACH] Sotto i ciliegi in fiore., IchigoxGrimmjow. Arancione. Yaoi.

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Nacchan.
CAT_IMG Posted on 11/4/2011, 21:00




Nome Autore: Nacchan.
Titolo: Sotto i ciliegi in fiore.
Genere: Introspettivo, Sentimentale.
Rating: Arancione (potrebbe diventare rosso)
Avvertimenti: Yaoi, AU, Lime (per ora, non so se diventerà lemon con l'andare del tempo)
Note Autore (facoltative):

It starts with…




Quando quello che rimaneva della famiglia Kurosaki si trasferì a Karakura era appena iniziata la stagione Hanami. La scuola era iniziata da poche settimane ma nessuno in quella casa aveva voglia di andarci.
Non conoscevano quel posto nonostante tutti fossero nati in quella cittadina, non conoscevano quelle persone ma tutti quanti sembravano conoscere loro e la loro storia. E se c’era una cosa che Ichigo non sopportava era il buonismo gratuito e la compassione ma quella gente sembrava essere capace di manifestare solo quei due sentimenti.
La casa era grande e l’insegna della Clinica Kurosaki non funzionava più da parecchi anni, dicevano tutti. L’unica cosa decente di quel posto erano gli alberi di ciliegio piantati nel giardino dietro l’edificio, uno davanti ogni stanza da letto. Chi aveva progettato quella casa l’aveva fatto appositamente per quella stagione, ne era certo.
Il primo giorno in cui si era svegliato nella sua nuova stanza la prima cosa che vide appena aperti gli occhi furono i fiori rosa fuori dalla sua finestra. Sembravano infiniti e sperò che anche le sue sorelline che sicuramente si stavano svegliando nello stesso momento avessero provato quella sensazione di benessere che aveva sentito lui.


Nessuno in quella casa così stranamente silenziosa voleva andare a scuola eppure si erano ritrovati tutti e tre con indosso la loro uniforme – Yuzu sembrava contenta visto che era la prima volta che ne indossavano una – davanti la porta di casa alle otto meno un quarto.
Avrebbero dovuto prendere un autobus e un treno per arrivare a scuola in orario.
Ichigo con le sue sopracciglia più corrugate del solito non aveva pronunciato una parola da quando si era svegliato nonostante le sorelline avessero più volte cercato di fare conversazione. Si sentiva inquieto e aveva il timore che le sue sorelline non si sarebbero trovate bene.
Era il loro primo anno di scuola media, avrebbero avuto compagni nuovi anche nella vecchia città, ma quel posto proprio non lo faceva stare tranquillo. Lui aveva abbandonato tutto senza nessuna remora convinto di essere capace di stare bene al mondo anche da solo.

« Avanti, Yuzu, dammi la mano. Andiamo che la campanella sta suonando… »
« S-sì… »

Erano arrivati davanti ad un edificio imponente circondato da tantissimi ragazzi di ogni età vestiti tutti con la stessa divisa scura. Le sue sorelline si erano girate verso di lui mentre già si stavano incamminando verso la stessa porta che tutti gli altri inseguivano. Salutarono con una mano e i loro sguardi – triste e sconsolato la biondina, di rimprovero quello dell’altra – lo obbligarono ad abbozzare un sorriso e a sollevare una mano in segno di saluto.
Quando scomparvero nella folla si guardò attorno per cercare di orientarsi un po’. Mentre camminavano non aveva per niente dato importanza a quello che li circondava. Il posto sembrava carino, anche la scuola aveva qualche albero di ciliegio in fiori sparso per il cortile, e le persone avevano l’aria spensierata tipica degli abitanti di paesi piccoli e sperduti come quello.
I ragazzi più grandi, probabilmente della sua stessa classe, lo iniziavano già a guardare male dall’alto di un muretto sul quale erano appoggiati, probabilmente per colpa dei suoi capelli.

Sbuffò leggermente girandosi di spalle alla scuola prendendo una strada che non aveva la più pallida idea dove portasse. Sicuramente percorrendola sarebbe arrivato in un posto migliore di quello.
Non aveva proprio voglia di andare a scuola.

You kept everything inside
and even though I tried
It all fell apart.

 
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